Introduzione
Ogni itinerario proposto in questa sezione è rilevato con strumento GPS. Ciò non significa che non possa contenere errori che, qualora riscontrati, sarei grato fossero comunicati a info@easy2trail.com
Queste relazioni vogliono essere una proposta per nuovi percorsi, non devono assolutamente sostituire la capacità, che ogni escursionista deve possedere, di prendere le decisioni in base alle proprie attitudini e alla propria preparazione fisica.
La natura e l’uomo mutano il territorio: sentieri che oggi sono evidenti col tempo – se poco frequentati – potrebbero sparire; come al contrario, altri potrebbero nascere e essere segnati dal CAI, dalla FIE o dagli enti locali.
Zone percorse
Il nome esplicito del sito evidenzia la volontà di fornire informazioni e strumenti per rendere facile percorrere i sentieri proposti. Anche se non esclusivamente, il sito è riferito a persone che abbiano già una buona esperienza di montagna e che possano apprezzare un modo diverso di vivere l’outdoor ed esplorare i sentieri. I roadbook proposti, almeno in un primo tempo, si riferiranno soprattutto al territorio che conosco meglio: l’Appennino e le Alpi Liguri, Marittime e Cozie, una palestra naturale per tutti gli “oudoor enthusiasts”.
Grado di difficoltà
Stabilire il grado di difficoltà di un percorso secondo criteri oggettivi è impossibile. Ogni persona percepisce le difficoltà sulla base delle proprie esperienze, dei propri limiti, delle sensazioni e delle reazioni psicologiche. In ogni relazione farò riferimento alla scala delle difficoltà adottata dal Club Alpino Italiano. Questa scala tiene conto di tre parametri oggettivi fondamentali: il dislivello, la distanza planimetrica, la segnaletica del percorso.
T = Turistico
Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti e segnalati che non presentano particolari problemi di orientamento. I dislivelli sono usualmente inferiori ai 500 m. Sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica.
E = Escursionistico
Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1.000 m
EE = Escursionisti Esperti
Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l’uso di attrezzatura alpinistica.
Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica.
Occorre inoltre avere un equipaggiamento ed attrezzatura adeguati, oltre ad un buon senso d’orientamento.
Normalmente il dislivello è superiore ai 1.000 m.
Tempi di percorrenza
Il Club Alpino Italiano generalmente ipotizza che un escursionista mediamente allenato percorra 300-350 metri di dislivello positivo all’ora. Se la salita è ripida ma senza particolari difficoltà oppure l’escursionista è molto allenato questi valori possono però essere superati di parecchio. In discesa il tempo di percorrenza evidentemente si riduce, in genere a circa i 2/3 di quello stimato per la salita. Se invece lo sviluppo planimetrico dell’escursione diventa preponderante (come ad esempio in pianura) più che i dislivelli nella stima dei tempi sono considerati i km percorsi in un’ora. In questo caso il valore medio ipotizzato dal CAI è di 4 km/ora.
Dislivello
Distinguiamo tra “dislivello positivo o D+”, cioè la somma di tutti i tratti in salita e “dislivello negativo o D-“, ovvero la somma di tutti i tratti in discesa. Entrambi i dati sono rilevati dal GPS.